27/08/10

Performance in Ville della Brianza - 1 settembre Imbersago; 8 settembre Olgiate Molgora ; 15 settembre Osnago ; 22 settembre Merate

photograrter michele dellaria

Ho provato però uno stordimento quando preso dai pensieri mi sono accorto che la vera opera d’arte non fosse la tela prodotta, ma il momento della sua creazione. Parlo di creazione a pieno titolo, avendo percepito nella sua figura il mezzo attraverso cui l’infinito trovasse espressione. Non temo nel parlare di Dio, di totalità. Della rievocazione e comunione con gli elementi. Ho visto dunque nel prodotto solo un ricordo, il ricordo che è proprio di chi ha partecipato.
Allora ho compreso come quest’opera d’arte ha assunto un valore assoluto e sia riuscita a travalicare la dimensione del tempo e dello spazio. La grandezza del tempo e dello spazio espande la nostra mente. Pensare all’immensità è indispensabile. Ognuno di noi ha negli occhi una forma, un universo in cui ha saputo ricondurre il nero, il bianco, le movenze e i suoni. Ognuno di noi ha un tempo in cui sviluppare e introiettare ciò a cui è appartenuto. Ognuno di noi, pari a Setsuko, è stato un mezzo. Un mezzo attraverso cui si è manifestata la bellezza. Perché con la sua carica vitale la bellezza ha sovvertito l’ordine costituito.
Ha scardinato le nostre strutture e i nostri blocchi, mettendoci davanti alla vita che pulsa, sfidandoci e coinvolgendoci.
( Andrea Rizzi, direttore artistico)