30/12/10

LUGANO , 29 GENNAIO 2011, ORE 17,00




Ci hai regalato emozioni, Setsuko.
Nel pomeriggio freddo sul lago, fra persone amiche o solo curiose.
Emozione dopo emozione, Setsuko, abbiamo ascoltato la tua
voce, il nostro sguardo sulle tue mani, sul tuo corpo in movimento e in quiete.
Sulla tua passione e sulla tua stanchezza.
Abbiamo cercato di capire, Setsuko, di cogliere appieno quello
che ci stavi trasmettendo, con gli occhi del cuore.
Quei tratti potenti d’inchiostro, disperati nel ricordo di Hiroshima e
Aushwitz, restano incisi nei lini bianchi come nel nostro ricordo.
Ci resteranno dentro ancora a lungo, Setsuko.
Ci raccontavano della disperazione e della speranza.
E i versi di Tōge Sankichi, sussurrati da te esausta in giapponese,
da Franco Ravera in italiano, come potremmo dimenticarli?
Scuotono le nostre coscienze.
E il gesto estetico della tua singing action si trasforma così in un
richiamo etico che ci accompagna nel ritorno a casa.
Che non ci lascia soli.
Che custodiamo – grati – come un regalo bello e inaspettato.
La performance di Setsuko, che ha visto la partecipazione
straordinaria dell’attore Franco Ravera, si è tenuta a Lugano, in
occasione della rassegna Nippon, sabato 29 gennaio 2011.
La poesia recitata da Setsuko è stata scritta nel 1951 dal poeta
Tōge Sakichi (1917-1953), sopravvissuto al bombardamento di
Hiroshima, la cui opera poetica è testimonianza.
Rossella Marangoni

27/08/10

Performance in Ville della Brianza - 1 settembre Imbersago; 8 settembre Olgiate Molgora ; 15 settembre Osnago ; 22 settembre Merate

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Ho provato però uno stordimento quando preso dai pensieri mi sono accorto che la vera opera d’arte non fosse la tela prodotta, ma il momento della sua creazione. Parlo di creazione a pieno titolo, avendo percepito nella sua figura il mezzo attraverso cui l’infinito trovasse espressione. Non temo nel parlare di Dio, di totalità. Della rievocazione e comunione con gli elementi. Ho visto dunque nel prodotto solo un ricordo, il ricordo che è proprio di chi ha partecipato.
Allora ho compreso come quest’opera d’arte ha assunto un valore assoluto e sia riuscita a travalicare la dimensione del tempo e dello spazio. La grandezza del tempo e dello spazio espande la nostra mente. Pensare all’immensità è indispensabile. Ognuno di noi ha negli occhi una forma, un universo in cui ha saputo ricondurre il nero, il bianco, le movenze e i suoni. Ognuno di noi ha un tempo in cui sviluppare e introiettare ciò a cui è appartenuto. Ognuno di noi, pari a Setsuko, è stato un mezzo. Un mezzo attraverso cui si è manifestata la bellezza. Perché con la sua carica vitale la bellezza ha sovvertito l’ordine costituito.
Ha scardinato le nostre strutture e i nostri blocchi, mettendoci davanti alla vita che pulsa, sfidandoci e coinvolgendoci.
( Andrea Rizzi, direttore artistico)

03/06/10

PERFORMANCE, 2 GIUGNO 2010, IPPODROMO SAN SIRO, MILANO

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Il corpo dell’artista che agisce è il soggetto, è il centro dell’arte oggi, attorno ad esso vi è l’ambiente che invade ed il pubblico che viene sorpreso dall’azione imprevista.


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