18/11/09

20 Nov. 2009, 6 p.m. Libreria Mondadori, San Marco 1345 Venezia

photograrter michele dellaria
Setsuko mentre dipinge con i suoi capelli .........

Con il suo soffio poetico libera momentaneamente il luogo scelto e chiama i presenti a raccolta per portarli con sé, nel “tempo della confessione”, della complicità, del sussurro e della verità. Saranno loro i confessori. Nelle loro mani sarà affidata l’energia creativa dell’atto artistico, che richiede la “sacralità del bianco”, il colore dell’assoluto. .............Ecco quindi che la confessione, l’energia della performance diventa, al termine, patrimonio condiviso da tutti quelli che ne hanno fruito. E forse solo al termine prendono coscienza della fortuna di avervi preso parte, sotto un cielo squillante blu notte. È questo il grande valore della performance, la testimonianza diretta e personale.
Mauro Loprieno ,critico d'arte performativa
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=82437

04/11/09

SABATO 7 NOV. 2009, 6 P.M., PARA SQUARE, LARGO SALUZZO, TORINO

photograrter Marco Post

La sua musica, basata su un istinto purissimo, non si aggancia infatti a strutture fisse o tipiche del linguaggio musicale colto contemporaneo, ne ha a che fare con qualsiasi altro linguaggio, Setsuko, sia come artista che come performer ha trovato un proprio equilibrio ed un proprio stile che certo può dividere o lasciare contrariati, ma che indubitabilmente possiede una propria carica comunicativa. .............Non solo, l'utilizzo stesso di vocali e suoni interrotti al posto di parole, fondamento della civiltà dell'uomo obbedisce a quel richiamo alla semplicità e primitività dell'uomo nel momento del suo concepimento. Setsuko stessa spesso ribadisce che “...al momento della nostra nascita comunichiamo con i suoni per mostrare la nostra presenza. Quando siamo in un momento di piacere, di rabbia, tristi, impauriti, pieni di gioia e sorpresa, arriva prima l'espressione vocale delle parole”.
Edmondo Filippini Dottore magistrale in Musicologia